sabato 24 marzo 2012

DIANGO HERNANDEZ: DRAWING THE HUMAN FIGURE - FONDAZIONE BRODBECK, CATANIA



DIANGO HERNANDEZ
DRAWING THE HUMAN FIGURE
progetto di residenze Cretto, a cura di Nuno Faria
Fondazione Brodbeck
Via Gramignani 93 - Catania
dal 25/3/2012 al 26/5/2012

Il cranio, struttura ossea dura e rigida, è la forma che rende tutte le teste relativamente uguali. Chiaramente esistono varie forme di cranio: ci sono uomini con una scatola cranica lunga e uomini con un cranio largo e, inoltre, il cranio varia nella forma in base alla sua provenienza geografica. Ma, nella sua essenza, il cranio può essere ridotto, genericamente, alla forma piatta di un ovale e, nel suo volume, alla forma di un uovo. Questa generalizzazione, variabile all'estremo, è ancora la più usata nel disegnare la prima caratteristica strutturale di una testa. Questo è ciò che Arthur Zaidenberg ha scritto nel capitolo “The Head”, nel suo libro intitolato “Drawing the Human Figure”.

“Come stai oggi? Spero bene, io sono il Dr. Christopher Harrison di Harlesden, Nord Ovest di Londra, qui in Inghilterra. Lavoro per la Credit Suisse Bank di Londra. Ti scrivo dal mio ufficio, cosa che sarà di immenso beneficio per entrambi. Nel mio dipartimento, ricoprendo io la carica di assistant manager (nella regione della Greater London), ho scoperto una somma abbandonata pari a 16.5 milioni di pound (sedici milioni e cinquecento mila sterline) in un conto che appartiene ad uno dei nostri clienti stranieri, il defunto Mr. Moses Saba, un ebreo messicano, vittima di un incidente in elicottero, avvenuto all’inizio di quest’anno, che ha ucciso lui e i membri della sua famiglia. Saba aveva 46 anni. Al momento dell’incidente, nell’elicottero si trovavano anche sua moglie, suo figlio Avraham (Albert) e sua nuora. Anche il pilota è deceduto.”
Questo è l’inizio di una lettera che il Dr. Christopher Harrison scrisse non solo a me, ma probabilmente anche a te/voi.
Anni fa avrei pensato che la vita è piena di buffe sorprese. Per esempio, se avessi ricevuto la stessa lettera dal Dr. Christopher Harrison di Harlesdem vent’anni fa, avrei subito creduto che fosse vera e, senza alcun dubbio, gli avrei risposto con una lettera gentile e piena di entusiasmo. Oggi, la mia e la vostra posta elettronica sono intasate da false sorprese e da terribili notizie infondate che arrivano direttamente tra gli spam; sì, arrivano in questi piccoli contenitori pieni di infiniti premi della lotteria che devono essere subito ritirati, transazioni milionarie o del fantastico sesso gratuito; un posto straordinario pieno di allettanti promesse per una vita migliore. Tutto ciò che dobbiamo fare sta in un CLICK, più semplice di così, e con un movimento elementare del tuo dito indice tutto ciò si avvererà, probabilmente riuscirai addirittura ad incontrare il Dr. Christopher Harrison, il quale ti aspetterà alla Victoria Station con una gigantesca borsa di pelle piena di 16.5 milioni di pound.
A partire dagli spam che ricevo, ho creato 'Drawing the Human Figure', una mostra che unisce sotto lo stesso tetto – Speranza, Spreco e Linee.
Forse, l'equazione che segue rappresenta il modo più ragionevole per parlare di questa mostra:
S+ L/S = Ca-p** S= SPERANZA L= LINEE S=SPRECO Ca-p= Credi ancora, per favore

Il progetto Cretto, che giunge con Diango Hernández alla sua seconda mostra, è stato concepito concettualmente a partire da per il luogo in cui viene presentato: la Fondazione Brodbeck a Catania, in Sicilia.
Il progetto ha avuto un lungo tempo di maturazione che ha incluso viaggi di preparazione, varie sessioni di lavoro con i responsabili artistici della Fondazione e ore di discussione con gli artisti che saranno presentati durante i prossimi tre anni. L’obiettivo iniziale al quale abbiamo tenuto fede, era quello di proporre un progetto che in qualche modo fosse complementare al progetto Fortino1 curato da Helmut Friedel e Giovanni Iovane e che presentasse artisti provenienti dal sud Europa o dall’America Latina (Portogallo, Cuba, Brasile) i cui interventi devono essere preceduti da un periodo di residenza a Catania.
Se il titolo del progetto evoca inevitabilmente lo spirito e l’energia mitologica del luogo ricordando un doppio momento/monumento contemporaneo, fondatore del concetto di memoria quale incaricata a preservare e trasmettere l’energia nel tempo, esso si riferisce, allo stesso tempo, al significato letterale della parola: crepa, intervallo, taglio.

Diango Hernández è un artista visivo, nato nel 1970 a Sancti Spíritus, Cuba.
Ha conseguito la laurea in Industrial Design presso l'Havana Superior Institute of Design (ISDI, 1994).
Successivamente, inizia un’esperienza di collaborazione con il nome ‘Ordo Amoris Cabinet’, dal termine latino che sta per ‘ordine’ e ‘amore’ (1994-2003).
Attualmente Hernández vive e lavora a Düsseldorf, Germania.
Esposti in tutto il mondo, i lavori di Hernández sono stati inclusi alla 51esima Biennale di Venezia (Arsenale, 2005), alla Biennale di Sao Paolo (2006), alla Biennale di Sydney (2006), alla Kunsthalle di Basel (2006), alla Haus der Kunst di Monaco (2010), alla Hayward Gallery di Londra (2010) e, più recentemente, con una retrospettiva, al Mart di Rovereto (2011).

Nuno Faria, 1971, curatore indipendente, vive e lavora tra Lisbona e Loulé, Algarve, Portogallo.
Curatore di MOBILEHOME, scuola d'arte nomade, sperimentale e indipendente a Loulé.
Professore del corso di Arti Visive all'Università dell'Algarve e al Master in fotografia all'Istituto Politecnico di Tomar.
Direttore artistico dell'International Center for the Arts José de Guimarães che aprirà prossimamente, Guimarães, capitale europea della cultura 2012.