giovedì 27 giugno 2013

NOI ESODATI DELLA TERRA PER UN DIVERSO MONDO - GENOVA 28/6/2013


NOI ESODATI DELLA TERRA PER UN DIVERSO MONDO
Genova, da Piazza della Commenda a piazza De Ferrari
venerdì 28 giugno 2013, ore 18,00

Con l’aggravarsi degli effetti della crisi economica e politica, si fa urgente l’esigenza di esprimere con un’azione collettiva, insieme artistica e sociale, un diretto impegno per un diverso mondo.
Un mondo dove ad ogni persona possa essere riconosciuto il diritto all’esistenza in base a valori altri rispetto allo strapotere dell’economico sulla nostra vita.
Vorremmo sopravvivesse l’utopia di un diverso modo di vivere.
Massoero 2000 Un tè nel deserto intende farsi interprete della diffusa esigenza di un nuovo protagonismo politico e sociale degli Esodati della terra, di coloro che non ce la fanno a reggere, a tenere il passo, a sopravvivere in un contesto ostile e inospitale, che dia loro consapevolezza dell’inalienabilità dei loro diritti e delle loro identità al di là delle appartenenze geografiche, di genere e di età.
Percorreremo insieme le vie del centro realizzando poi una barricata in Piazza De Ferrari a simbolo della resistenza contro la mostruosità delle derive del neoliberismo imperante.
Barricata che si porrà come ostacolo ed inciampo al sopore del quieto vivere.
Spazio e luogo dell’utopia di un diverso mondo.
Barricata che si trasformerà in una festa di cui saranno attori gli artisti di strada della nostra città. Ad essere oggi sotto attacco è il diritto all’esistere in sé attraverso la riduzione degli investimenti sul sociale, la sanità e l’istruzione mentre la disoccupazione dilaga e la stessa precarietà ieri vituperata oggi diventa addirittura un miraggio.
Di fronte ad una così forte aggressione alla dignità umana non pos s i amo cedere alla tentazione di chiuderci in una rassegnazione che ci porta ad essere divisi e contrapposti, mentre in realtà siamo tutti dalla stessa parte della barricata.
Per tutti questi motivi la Marcia degli esodati per un diverso mondo (Genova, 28 giugno 2013) vuole promuovere il diritto al reddito minimo di sopravvivenza e la revisione della legge sulla cittadinanza.
Vuole inoltre attirare l’attenzione dei cittadini sulla necessità di scongiurare la riduzione dei già esigui fondi destinati al sociale.
Un nuovo mondo forse non è possibile, ma certamente è necessario!