domenica 14 settembre 2014

CLARA DOMENICI: LA BIBLIOTECA CLASSICA DI VITTORIO ALFIERI - ARAGNO 2014





CLARA DOMENICI
LA BIBLIOTECA CLASSICA DI VITTORIO ALFIERI
Aragno(1/9/2014)
Collana: Biblioteca Aragno

La biblioteca, di cui Vittorio Alfieri venne privato a causa della fuga da Parigi, fu da lui stesso ricostituita a Firenze nel 1794 a Palazzo Gianfigliazzi, ultima sua dimora. Qui si diede non solo a riordinare i libri superstiti ma anche a ricomprare le belle edizioni perdute e, spinto dal nuovo interesse per la lingua di Omero, ad arricchire la collezione con l’acquisto di molte opere di autori greci, sia in originale che corredate di traduzioni latine, apponendovi di suo pugno fitte note, linguistiche ed esplicative o di carattere estetico e politico.
Questo volume, ordinato in schede alfabetiche, nelle quali viene pure trascritta gran parte delle postille autografe, restituisce la ricchezza non solo quantitativa dello straordinario patrimonio librario classico del poeta e permette di addentrarsi nell’officina alfieriana, illuminandone l’incessante e dinamico colloquio con gli antichi, dal quale scaturiscono, negli anni estremi della sua vita, le affascinanti versioni dal greco e la scrittura delle commedie.


Clara Domenici si occupa di Vittorio Alfieri dalla fine degli anni Settanta, quando dal Centro Nazionale di Studi Alfieriani (oggi Fondazione) le viene affidata la curatela dell’edizione critica dell’Alceste prima, traduzione dell’Alceste di Euripide (1985). Proprio in quegli anni, su incarico di Luigi Firpo, allora Presidente del Centro, inizia l’esplorazione sistematica dei volumi greci e latini appartenuti ad Alfieri e conservati per la maggior parte a Montpellier (nella Médiathèque Centrale d’Agglomeration Émile Zola) e a Firenze (nelle biblioteche Laurenziana e Nazionale). Nel corso degli anni le sue ricerche si sono concentrate sugli studi compiuti dal tragico, con particolare riferimento agli autori classici greci e latini e all’influenza che essi hanno avuto su Alfieri e sulle sue opere. Si è interessata inoltre alla Contessa d’Albany, compagna del poeta, e al pittore François Xavier Fabre – che ritrasse l’autore e la Stolberg – di cui ha pubblicato alcuni documenti inediti.