mercoledì 11 febbraio 2015

SABINE FROMMEL: GIULIANO DA SANGALLO - EDIFIR 2015




SABINE FROMMEL
GIULIANO DA SANGALLO
Edifir (11 febbraio 2015)
Collana: Arte

Il volume è una monografia completa su Giuliano da Sangallo. Giuliano da Sangallo (Firenze, 1445 – Firenze, 1516) è stato un architetto, ingegnere e scultore italiano. Tra i migliori continuatori di Brunelleschi ed Alberti nella seconda metà del XV secolo, fu architetto prediletto di Lorenzo il Magnifico, pioniere nello studio delle antichità classiche, progettista di opere assunte come modello nelle linee di ricerca dell'architettura rinascimentale, innovatore nell'ingegneria militare. Nel 1480 Lorenzo il Magnifico gli commissionò la villa di Poggio a Caiano, prototipo della villa rinascimentale italiana. Erede e interprete della tradizione brunelleschiana, partecipò attivamente alla cultura del suo tempo elaborando, attraverso l’attento studio delle forme dell’antichità, soluzioni innovatrici, dando un importante contributo all'elaborazione delle forme architettoniche a pianta centrale con la chiesa di Santa Maria delle Carceri a Prato. Del fertile periodo lorenziano sono anche i progetti per la Basilica della Madonna dell'Umiltà a Pistoia e quello per il palazzo in via Laura, non realizzato. Morto Lorenzo nel 1492 e cacciati i Medici nel 1494, Giuliano lasciò Firenze. Tra il 1495 ed il 1497 risiedette a Savona per costruire il palazzo del cardinale Giuliano della Rovere (futuro Giulio II). Lavorò anche a Siena e tra il 1499 e il 1500 si recò a Loreto per occuparsi della cupola del santuario della Santa Casa. Ai primi del Cinquecento si stabilì a Roma lavorando per la corte pontificia. Intorno al 1505, elaborò e propose progetti per la basilica di San Pietro in Vaticano che influenzarono il progetto bramantesco; ma non ebbe quei prestigiosi incarichi in cui sperava. Ritornato momentaneamente a Firenze, dove fu nominato capomastro dell'Opera del Duomo, ritornò a Roma dopo l'elezione di Leone X dei Medici (1513) dove fino al 1515, fu capomastro del cantiere di San Pietro (insieme a Raffaello).′ Tornato a Firenze nel 1515, vi morì l’anno seguente. Il suo ultimo progetto può essere considerato quello per la facciata della Chiesa di San Lorenzo, elaborato per il concorso indetto nel 1516 da Leone X tra i maggiori artisti dell'epoca.