domenica 22 marzo 2015

PAESAGGI E LUOGHI DELLA CIVILTÀ MEDITERRANEA - PALAZZO DUCALE, SPAZIO 46R, GENOVA




PAESAGGI E LUOGHI DELLA CIVILTÀ MEDITERRANEA
Palazzo Ducale - Spazio 46R
piazza Matteotti 9 - Genova
20/3/2015 - 6/4/2015

L’associazione culturale Algebar e la galleria d’arte Spazio 23 inaugurano, venerdì 20 marzo, alle ore 18, a Palazzo Ducale nello Spazio 46 rosso, la mostra fotografica delle opere vincitrici del concorso Paesaggi e luoghi della civiltà mediterranea (visitabile fino al 6 aprile).
Con questa mostra fotografica, realizzata con la preziosa collaborazione di Spazio 23, inizia il percorso pubblico di Algebar: un’associazione culturale che si propone di promuovere il confronto e il dialogo fra le persone e le popolazioni che vivono in Europa e nell’intero bacino del Mediterraneo.
Questo ampio e variegato insieme di persone dà vita a una comunità di destino. Le lingue, le tradizioni, le religioni sono diverse, ma il destino è comune e si gioca nell’alternativa: associazione e civiltà o barbarie.
Oggi sembra prevalere la barbarie: il terrorismo islamista, l’antisemitismo, il razzismo, l’islamofobia costituiscono una miscela sociale esplosiva che crea e diffonde paura, scoramento, perdita di ogni speranza.
Ma a uno sguardo più attento si svela un ampio e forte tessuto sociale che esprime solidarietà, collaborazione, cooperazione, condivisione di percorsi e di progetti, consapevolezza del valore del dialogo.
È da questa intenzione di dialogo che nasce l’idea del concorso fotografico il cui esito è questa mostra.
Il dialogo, in un contesto così fortemente caratterizzato dal multilinguismo (l’Euromediterraneo), deve avvalersi di tutti i linguaggi disponibili e tra questi si colloca, in tutta la sua importanza, il linguaggio delle immagini con la sua capacità comunicativa, la sua immediatezza, la sua espressività.
Abbiamo voluto incentrare questa riflessione visiva - in particolare - sulla dimensione rurale del Mediterraneo, non c’era negli ideatori del concorso un’intenzione nostalgica, ma la convinzione che il futuro di questa parte di pianeta passi anche dal recupero di consapevolezza dell’importanza della questione agraria.

Renato Carpi