mercoledì 26 agosto 2015

PETIZIONE PER UNA LANTERNA DI TUTTI




PETIZIONE PER UNA LANTERNA DI TUTTI

Un anno di Giovani Urbanisti alla Lanterna

Il complesso monumentale della Lanterna di Genova richiede costanti interventi di manutenzione: mantenimento del verde pubblico, dell'igiene urbana, pulizia delle toilettes, interventi di riparazione ai frequenti danni agli impianti elettrici causati dall'umidità e dalle intemperie, sostituzione di lampade e faretti, riparazione di schermi e materiale multimediale non funzionante nel Museo.
Garantire l'apertura del sito significa inoltre che ogni giorno – feriale e festivo – una persona deve recarsi ad aprire il cancello di accesso alla passeggiata alle ore 8 e a chiuderlo alle ore 20; il sabato e la domenica, poi, è necessario garantire un servizio di biglietteria e di guardianaggio che impegna contemporaneamente almeno tre persone.
Dal 2004 al 2014 i costi di manutenzione ordinaria e del personale sono stati coperti da un fondo annuo di 60-70.000 € stanziato dalla Provincia di Genova. A questo fondo si aggiungevano gli incassi derivanti dalla bigliettazione.
A fine giugno 2014, con la progressiva dismissione della Provincia in favore della Città Metropolitana, il fondo è stato completamente azzerato e la Lanterna di Genova rischiava di chiudere i battenti.
Il 1° luglio 2014 l'associazione Giovani urbanisti – Fondazione Labò ha deciso di adottare il faro della città, il museo e il parco per evitarne la chiusura. Il Comune di Genova le ha quindi affidato la gestione a titolo gratuito fino a dicembre 2014, poi rinnovata fino a giugno 2015. Nessun contributo finanziario è stato stanziato. L'associazione si è impegnata a mantenere gli stessi orari di apertura, l'accesso gratuito al parco e le stesse tariffe per la visita del museo e del faro (4 euro intero, 3 euro ridotto).
In un anno, grazie alla impegnativa ricerca di sponsor privati e soprattutto alla straordinaria disponibilità dei volontari, la Lanterna è rimasta aperta al pubblico.
I proventi della bigliettazione sono stati interamente devoluti alla onerosa manutenzione del sito e alla realizzazione di interventi straordinari mai operati nel decennio precedente: ripristino di pannelli esplicativi deteriorati, sostituzione di schermi e materiale multimediale non funzionante nel museo, eliminazione delle piante infestanti, verniciatura di muri scrostati, cancelli e ringhiere arrugginiti, ripristino degli elementi danneggiati sulla passeggiata e di segnaletica verticale e orizzontale, tantopiù necessaria in conseguenza dell'interruzione della passeggiata d'accesso causata dai cantieri di Autostrade per l'Italia per il nodo di San Benigno.
I volontari non hanno percepito alcun compenso per il loro lavoro.
In questo anno i Giovani urbanisti, oltre a garantire l'apertura, hanno comunque organizzato con grande dedizione eventi, mostre, concerti, conferenze, passeggiate, visite guidate, teatro, concorsi, raduni, convegni, laboratori per bambini e famiglie. Attività di grafica, promozione, ufficio stampa, montaggio palchi sono state messe a disposizione gratuitamente da parte dei volontari. L'associazione si è fatta carico dell'adeguamento dell'area alle norme per l'agibilità e la sicurezza. La nuova gestione ha permesso l'avvio di un percorso di riappropriazione del sito, spesso dimenticato dai genovesi. Oggi – sono in molti a riconoscerlo – la Lanterna è viva.

Oggi – il rischio della chiusura

Dalla primavera 2015 la terrazza della Lanterna non è più accessibile per lavori di ristrutturazione del faro. L'associazione, di conseguenza, ha scelto di ridurre per tutti l'ingresso al sito a 3 euro.
L'impossibilità di accedere alla terrazza e la riduzione della tariffa d'ingresso hanno contratto considerevolmente i proventi derivanti dalla bigliettazione.
L'orario di apertura non è stato comunque modificato.
L'associazione, ad oggi, ha ottenuto una proroga di gestione di ulteriori sei mesi ed è disponibile a collaborare nella maniera più proficua con Comune di Genova, Città Metropolitana e Autorità Portuale per arrivare ad un assetto sostenibile.
Per il sito, attualmente di competenza del Demanio storico-artistico, è in previsione un passaggio sotto competenza del Demanio marittimo, che permetterebbe ad Autorità Portuale di stanziare fondi dedicati e di concedere alcuni spazi al Comune di Genova, dietro presentazione di un adeguato progetto di valorizzazione. L'iter di passaggio di competenze è però, al 7 luglio 2015, ancora in attesa di approvazione.
I volontari, nel frattempo, garantiscono, oltre all'apertura ordinaria, anche l'apertura straordinaria del sito cinque sere a settimana, in orario 19 – 1, per permettere lo svolgimento della manifestazione teatrale Luci sui forti.
Senza la prospettiva di una continuità nella gestione e un sostegno da parte pubblica, ad oggi la manutenzione del complesso monumentale e la sua apertura sono a forte rischio.
L'accessibilità, anziché migliorare, rischia di peggiorare: a causa del dislivello creato dai lavori del nodo di San Benigno, la ricostruzione della passeggiata sarebbe possibile soltanto attraverso soluzioni che impedirebbero l'accesso alla Lanterna ai portatori di handicap.
I volontari hanno impiegato tempo, energie e anticipato spese perché la Lanterna restasse di tutti, ma gli introiti derivanti dalla bigliettazione non permettono di coprire gli ingenti costi di gestione ordinaria e straordinaria, anche nell'ipotesi della continuazione della prestazione d'opera non retribuita da parte dei volontari.
A fronte di questa problematica, sollevata dall'associazione Giovani urbanisti – Fondazione Labò al momento del rinnovo della gestione, la soluzione ipotizzata è stata la chiusura al pubblico dell'area ad oggi liberamente accessibile e l'imposizione di una bigliettazione per il parco, con conseguente adeguamento al rialzo anche delle tariffe di accesso al museo e al faro.

PETIZIONE

Perché l'accesso all'area resti libero e pubblico,
perché il lavoro di quest'anno non vada sprecato,
perché il processo di riappropriazione possa continuare
e la Lanterna, simbolo di Genova riconosciuto in tutto il mondo,
torni e resti un patrimonio di tutti i cittadini,

i volontari dell'associazione Giovani urbanisti – Fondazione Labò
e i firmatari di questa petizione
chiedono che, con la massima urgenza
- Si porti a compimento la pratica di passaggio di competenze del sito, da Demanio storico-artistico a Demanio marittimo;
- L'Autorità portuale estenda i propri servizi di igiene e manutenzione alle aree divenute di propria competenza;
- Sia vagliato il progetto di valorizzazione del sito e si decida, conseguentemente, la competenza dell'area per i prossimi anni, di modo che possa esserne messo a gara l'affidamento;
- Si riconosca la dignità del lavoro dei volontari e si preveda un contributo, anche economico, corrispondente al loro investimento e al loro impegno.

https://www.change.org/p/comune-di-genova-autorit%C3%A0-portuale-di-genova-citt%C3%A0-metropolitana-di-genova-agenzia-del-demanio-perch%C3%A9-il-simbolo-di-genova-resti-aperto-a-tutti