mercoledì 16 dicembre 2015

LOUIS CANE: BARLEY SUGAR - T293, ROMA




LOUIS CANE
BARLEY SUGAR
T293
via Giovanni Mario Crescimbeni 11 - Roma
15/12/2015 - 6/2/2016

La mostra comprende diverse sculture in bronzo e una serie di dipinti astratti che mettono in risalto la più recente produzione del maestro francese.
La stanza principale della galleria è stata pensata come una sorta di wunderkammer, con tutte le sculture disposte l’una accanto all’altra a mostrare le loro forme allegre e audaci. Ritraggono figure femminili colte nell’atto di giocare con il tubo di un insetticida, o di meditare distese su esso. Questi oggetti meticolosamente assemblati rievocano il fragile ed entusiasmante equilibrio della tecnologia aerospaziale. Ciò nonostante, i colori e le pose di queste figure rivelano altresì i loro umori altalenanti. Sono gioiose, eppure vi è in loro qualcosa di contemplativo e persino nostalgico. In effetti, l’artista ha deciso di ritrarle nella loro ottusa volontà di imparare a volare con l’aiuto di un insetticida fly-tox.
Sparsi per le diverse stanze della galleria, i dipinti sviluppano ulteriormente il bisogno dell’artista di modellare sentimenti contraddittori tramite l’uso sapiente delle qualità fisiche del colore. Tutti composti di resina su rete metallica inossidabile, queste opere fanno parte di un recentissimo corpo di lavori. Enfatizzano gli aspetti più peculiari della ricerca artistica di Cane lunga una vita intera: il suo acume nel catturare e riflettere la luce, di stimolare piacere tramite i colori e di utilizzare strutture non convenzionali così da individuare nuove possibilità di ciò che un dipinto può essere. La tecnica di per sé evidente che li fa apparire come assemblaggi di diversi monocromi è ulteriormente messa in evidenza dall’uso del telaio aperto, cosa che avvicina queste opere ai famosi dipinti Sol-Mur (1972-79). Come questi ultimi estendono la tela (e le qualità cromatiche della sua superficie) fino al pavimento, così i lavori in resina mettono in risalto le qualità materiche della luce attraverso la radicale esposizione del supporto del dipinto.
Ancora una volta, Louis Cane abbatte gli inflazionati canoni della storia dell’arte che limitano la nostra comprensione dell’arte contemporanea. Non vi è più distinzione alcuna tra cultura alta e cultura bassa nel lavoro di Cane. Materiali tanto preziosi come il bronzo sono assemblati con oggetti umili come il tubo di un insetticida, mentre nei dipinti in mostra una rete metallica sostituisce la più tradizionale tela. Inoltre, come questa mostra si propone di evidenziare, la ricerca cromatica condotta da Cane principalmente attraverso la pittura si nutre anche di processi scultorei, mentre i dipinti in resina enfatizzano la struttura e i materiali come mai prima nella pratica pittorica. In questo modo, la mostra alla T293 si pone come un’analisi critica, organizzata visivamente, della pratica artistica di Cane, e proprio attraverso questo studio, aspira a promuovere una diversa interpretazione dell’eredità dell’arte concettuale nell’arte contemporanea.